Da poco tempo i cittadini del Regno Unito hanno scelto di lasciare l'Unione europea.
La Brexit, com’è stato soprannominato il referendum in questione, non avverrà immediatamente, ci vorranno almeno un paio di anni prima che il Regno Unito lasci l’Unione europea.
Una decisione e una notizia che ha colpito anche i mercati finanziari.
Questo cosa comporterà per i viaggiatori? Che influenza avrà sui viaggi d'affari?
Al momento le domande sono molte come le incertezze, ma cerchiamo di rendere le idee più chiare.
“Non ci sarà alcun cambiamento iniziale nel modo in cui le persone viaggiano e nel modo in cui i prodotti ed i servizi inglesi vengono venduti”, ha dichiarato l’ormai ex primo ministro britannico David Cameron subito dopo il referendum.
Ma se è vero che cambierà poco nel breve periodo, c’è un’eccezione: la sterlina inglese, la valuta del Regno Unito, infatti, è scesa notevolmente.
Le compagnie low cost EasyJet e Ryanair (che è irlandese, ma opera molto nel Regno Unito) hanno dichiarato che le tariffe a basso costo tra il Regno Unito e il resto d’Europa potrebbero avere i giorni contati.
Inoltre, gli elettori di Scozia e Irlanda del Nord hanno votato nettamente per rimanere nell’UE – e ci sono incertezze anche legate al fatto che questi Paesi si adopereranno per ottenere l’indipendenza dal Regno Unito e restare membri dell’Unione Europea.
La BBC ha sul proprio sito una pagina (“All you need to know about the UK leaving the EU” ) di domande frequenti che i cittadini britannici stanno facendo, come, ad esempio: “Avrò bisogno di un nuovo passaporto?”, “Avrò bisogno di un visto per recarmi nei Paesi dell’Unione Europea?”.
Bisognerà attendere le trattative tra il governo britannico, l’UE e i Paesi membri per capire quanto la Brexit influenzerà l’economia globale.
E voi cosa ne pensate? Avete intenzione di pianificare una vacanza a Londra o Edimburgo nel prossimo futuro per approfittare del tasso di cambio?